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Sony A200, la Reflex entry level

Una reflex destinata al grande pubblico, che non sfigura nelle mani di fotografi esperti. Design gradevole e caratteristiche di buon livello.

Autore: Marina Macrì

Pubblicato il: 26/04/2008

Dopo le annunciate Sony modello A300 e A350, un gradino sotto la professionale A700, questa è la fotocamera che va a chiudere il cerchio delle novità  primaverili. Con la A200, infatti, la società  mette sul piatto la reflex entry level che sostituisce la oramai datata  A100.
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La nuova reflex entry level Sony con sensore CCD da 10.2 Megapixel
Lo fa con una reflex che per caratteristiche e tecnologia si rivolge non solo al pubblico che vuole avvicinarsi alla fotografia con la "F" maiuscola, ma anche all'appassionato più esperto che necessita di una seconda macchina, oppure di una fotocamera "dotata" ma semplice nell'uso.

[tit:Tecnologie innovative]

La A200 si avvale di un sensore CCD da 10.2 Megapixel effettivi. I dati raccolti, a 12 bit, sono elaborati dal già  sperimentato processore Bionz, utilizzato da altri apparecchi Sony con ottimi risultati. Il processore elabora le 
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 Il tasto Fn posto sul retro a lato dello schermo LCD, permette di entrare in un mini menù con le principali funzioni: esposizione, autofocus, flash, bilanciamento bianco, ottimizzazione gamma dinamica
immagini tenendo conto del tempo di esposizione. In questo modo riesce a ottimizzare la riduzione del rumore, cioè della granulosità  dell'immagine. E' una scelta importante, perchà© la sensibilità  massima che possiamo impostare

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  Vista dall'alto della A200 con ghiera programmi, pulsanti per selezionare impostazione ISO e modalità  di scatto. Sull'impugnatura, il pulsante di scatto e la rotellina per variare i parametri nel menù

con la A200 è pari a 3200 ISO. Un valore che se non è abbinato a una tecnologia di supporto mette in mostra un rumore fastidioso. Un altro punto a favore della A200, è il sistema di stabilizzazione, denominato Super Steady Shot, che agisce sul sensore. Il CCD, infatti, non è fisso, ma inserito in una piastra mobile. Questa si muove per contrastare l'eventuale movimento rilevato, in modo da ridurre il mosso accidentale. Questo sistema, ereditato e poi ulteriormente sviluppato da Sony, deriva dalla tecnologia Konica Minolta, che qualche anno fa è stata acquisita da Sony stessa. Grazie ad essa tutti gli obiettivi che montiamo sulla A200 diventano stabilizzati e possiamo impostare tempi anche tre volte più lunghi di quelli normalmente usati, con la garanzia di ottenere foto perfettamente nitide anche quando si scatta a mano libera. Altrettanto importante è il sistema DRO (D-Range Optimizer) che compensa automaticamente le ombre profonde e le alte luci, in modo da conservare i dettagli nelle aree più a rischio.

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 La A200 usa le schede Compact Flash. Con un adattatore opzionale è possibile inserire anche le diverse Memory Stick
Tra le peculiarità  non manca il sistema di attivazione automatica della messa a fuoco. Sotto l'oculare del mirino ci sono due finestrelle scure: al loro interno ci sono i sensori agli infrarossi che attivano il sistema di messa a fuoco quando si avvicina l'occhio. Purtroppo il sistema parte anche quando la fotocamera è vicino al corpo. Il sistema di messa a fuoco è basato su nove punti, con quello centrale a croce, selezionabili separatamente. Completano le caratteristiche la sincronizzazione flash su 1/160, un flash incorporato di numero guida 12 con automatismo ADI, che calibra automaticamente la luce emessa alla situazione fotografata. I tempi di scatto a disposizione vanno da 1/30 a 1/4000 più la consueta posa B.

[tit:Estetica gradevole]

Anche l'occhio vuole la sua parte. Non solo le tecnologie. La A200 ha un design essenziale, non è troppo piccola, nemmeno tanto grande. Si impugna bene e ha i comandi posizionati al posto giusto. La leggerezza è dovuta all'ampio uso di materiali sintetici, che probabilmente non faranno felici i puristi del metallo.Sulla sinistra c'è la ghiera dei programmi. Sono tutti lì a portata di mano, sia quelli destinati a chi ha già  dimestichezza di reflex, vale a dire priorità  diaframmi, priorità  tempi, program e manuale; sia quelli rivolti a chi cerca la semplicità . Oltre all'automatismo completo, ci sono infatti le modalità  predefinite per le situazioni tipo ritratto, paesaggio, movimento, macro, esclusione del flash incorporato. Che si trova al centro, con la slitta per un eventuale inserimento di un secondo flash. Sul lato

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Semplice da usare, la A200 si comporta egregiamente con le impostazioni automatiche, facilitando il lavoro a coloro che non hanno dimestichezza con le reflex
destro, il tasto per la modalità  di scatto, singola o continua, che permette di selezionare il bracketing, incluso quello per il bilanciamento del bianco. Al suo fianco, il pulsante per selezionare la sensibilità , che parte da 100 e arriva a 3200 ISO. Va sottolineato che il valore massimo è selezionabile anche alla risoluzione più elevata, cioè 10 Megapixel. Sopra l'impugnatura c'è il pulsante di scatto e una rotellina che serve a impostare le varie modalità , comprese quelle del menù.Manca il piccolo display in alto, sul quale in genere appaiono le impostazioni effettuate. E' una scelta sempre più frequente. Poco male, la sua funzione è svolta dallo schermo LCD da 2.7 pollici sul retro.
Al suo fianco, destra e sinistra, troviamo tutti gli altri comandi, compreso il classico joystick a quattro vie. In basso, c'è il selettore per inserire o meno il sistema di stabilizzazione.

[tit:La Sony A200 alla prova dei fatti]

Come ci è sembrato al primo contatto, la A200 è una reflex facile e immediata nell'uso. Grazie anche al tasto FN, posto sul  retro, sopra il joystick. Serve per avere a portata di mano alcune importanti funzionalità .
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  Punto di forza della A200 è l'alta sensibilità  massima con un efficiente contenimento del rumore. Questa foto è stata fatta a 3200 ISO
Se lo premiamo nel display appare una finestra con le modalità  flash, bilanciamento del bianco, autofocus, modalità  di esposizione, impostazione della gamma dinamica. Si può andare da una modalità  all'altra sia con il joystick sia con la rotellina sul davanti. Premendo nuovamente FN torniamo alla schermata con le funzioni di ripresa impostate. Quando è in questa posizione, la schermata ruota automaticamente in base alla posizione della fotocamera, orizzontale o verticale.


[tit:Attivazione automatica AF non sempre brillante]

Se non si spegne la fotocamera dopo ogni scatto, o non si disattiva il sistema, entra in funzione appena la macchina si avvicina a qualsiasi parte

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L'abbinamento del sensore CCD da 10.2 Megapixel effettivi e il processore BIONZ, offre risultati di buon livello dal punto di vista della riproduzione dei dettagli
del corpo. Per evitare l'inconveniente è preferibile disattivare la modalità . A parte queste piccolezze, siamo rimasti soddisfatti per i risultati ottenuti in ripresa. Si tratta di file d'immagine di qualità , che non sfigurano al confronto con quelli prodotti da apparecchi di classe superiore. Un altro punto che va ribadito è la sensibilità  e la correzione del rumore. Il valore 3200 è piuttosto elevato e permette realmente di realizzare foto d'atmosfera sfruttando la luce ambiente, anche quando questa è scarsa. L'effetto rumore ovviamente non scompare, e si vede. Ma è contenuto ed è comunque lo scotto da pagare nelle situazioni di luce complesse. Bene anche il sistema di stabilizzazione.
Nel complesso una buona macchina, con un buon rapporto qualità  prezzo  nell'opzione con due obiettivi.




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