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Pentax K-m

Simile a una compatta, ma con prestazioni e funzionalità  di pregio, tipiche di una reflex di classe. Con un ottimo rapporto qualità /prezzo.

Autore: Marina Macrì

Pubblicato il: 29/01/2009

Entry level, è la definizione che viene data a quelle fotocamere destinate a un pubblico non esperto, che però aspira a qualcosa di più di quello che può dare una compatta. Il passaggio alla reflex non è solo una questione di macchina, è anche la maggior voglia di capire e partecipare alla realizzazione della fotografia. Con la K-m, Pentax ha fatto sicuramente centro. E' una macchina estremamente semplice, che non spaventa il neofita, pochi i comandi, tante le funzioni ma molto comprensibili. E, importante per chi finora ha sempre usato compatte, un peso e dimensioni ridotte, che consentono di portarla appresso senza problemi. Inoltre, l'elettronica è talmente veloce nella sua evoluzione, che permette a macchine, magari di categoria inferiore, non solo di beneficiare di componenti e funzionalità  presenti sulle reflex di classe superiore, ma pentax-k-m-1.jpg

 Compatta e maneggevole, la K-m offre prestazioni di rilievo a un prezzo accattivante. Oltre al flash incorporato, può inserirne uno esterno ed è compatibile con il sistema wireless Pentax

anche di avvantaggiarsi con prestazioni che precedentemente non erano disponibili. Non è un caso, ad esempio, che la K-m, abbia qualche caratteristica in più della K200, che si posiziona un gradino sopra.


 [tit:La reflex in dettaglio]

La Pentax K-m utilizza un sensore CCD da 10.2 milioni di pixel effettivi, del formato 23.5x15.7 mm, il medesimo della K200. Il fattore d'ingradimento delle ottiche è pertanto attorno a 1.6x. Il sistema di messa a fuoco è semplificato e avviene su cinque punti e non è possibile selezionare a piacimento un singolo punto di messa a fuoco. Ciò, nella pratica non porta a errori significativi. Significativa, invece, la riduzione delle dimensioni, ottenuta eliminando il display LCD superiore. Una scelta che già  abbiamo visto su molte reflex di primo prezzo.
Pentax, per questo apparecchio, ha preparato due nuove ottiche zoom, particolarmente leggere, siglate DAL, che saranno vendute esclusivamente con la K-m. Si tratta di un 18-55 mm f/3.5-5.6 e di un 50-200 mm f/4.0-5.6. L'innesto è sempre il medesimo, per cui la K-m può usare anche tutti gli altri obiettivi della casa. Compresi quelli appartenenti al mondo dell'analogico. Chi ne ha qualcuno potrà  riportarlo in vita, con, vi assicuriamo, risultati di ottima qualità .Come per le ottiche, la K-m può usare anche tutti gli accessori della casa, compreso il sistema flash wireless.
Il piccolo flash incorporato sul pentaprisma ha numero guida 11 e copre la focale equivalente a 35 mm. pentax-k-m-2.jpg


Dall'alto sono visibili la slitta per il flash esterno e la ghiera programmi, che comprende, oltre agli automatismi, anche le modalità  con le quali è possibile controllare tempi e diaframmi
La sensibilità  spazia da 100 a 3200 ISO. E' possibile attivare la compensazione delle ombre e la cadenza di ripresa arriva a 3.5 fotogrammi al secondo, per una sequenza fino a cinque fotogrammi in Jpeg e quattro in Raw. Non male certamente, per una cosiddetta entry level...Da segnalare, inoltre la presenza del sistema anti mosso Shake Reduction che contrasta fino a 4 stop e il sistema anti polvere Dust Removal.
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   Comandi semplici posizionati come nelle compatte, per facilitare il compito a chi usa per la prima volta una reflex

[tit:Programmi per ogni esigenza]

La K-m può essere usata in due modi diversi: ci si può affidare completamente agli automatismi, oppure sfruttare la tecnologia ma scegliendo funzionalità  che lasciano al fotografo il controllo dei parametri.I programmi di esposizione accontentano entrambi gli approcci. L'Auto Picture, ad esempio, già  visto su altre fotocamere Pentax, è in grado di rilevare da solo il tipo di scena che si sta per fotografare con la conseguente regolazione di tutti i parametri: dall'esposizione al bilanciamento del bianco, dalla saturazione al contrasto alla messa a fuoco. Chi scatta deve solamente occuparsi dell'inquadratura. Nella K-m la modalità  è stata ulteriormente affinata.Si può scegliere il program, oppure le due priorità  tempi o diaframmi, o la modalità  manuale che lascia al fotografo la selezione di entrambi i valori. Come sulle compatte, non mancano le modalità  per scene specifiche, come ritratto, paesaggio, movimento, distanza ravvicinata, o altre situazioni ancora più specifiche, indicate da pratiche icone. Le stesse che ritroviamo sulle compatte.
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Buona la risposta degli automatismi anche in presenza di forti contrasti

 [tit:Nella pratica]

Sul campo abbiamo verificato la bontà  degli automatismi offerti dalla K-m. E' una reflex destinata a chi vuole iniziare e a chi non vuole complicazioni. E' doveroso quindi testarla sotto questo punto di vista.Completo automatismo, quindi, anche per la sensibilità , Auto Picture e programmi specifici per paesaggio, ritratto e gli altri. C'è poco da dire. Gli scatti eseguiti in automatismo, in diverse condizioni, sono risultati tecnicamente buoni e stampabili. Abbiamo apprezzato il dispositivo di regolazione automatica della sensibilità  che sceglie veramente gli ISO che servono nella situazione di ripresa. Non bisogna preoccuparsi dei cambiamenti di illuminazione, ad esempio se passiamo da un interno buio a un esterno in pieno sole. La macchina si accorge del cambiamento e opera la variazione della sensibilità . Il sistema D-Light compensa in maniera efficace in contrasti. Altrettanto efficaci le correzioni dei parametri di saturazione, contrasto e definizione.In manuale e con le due priorità  tempi e diaframmi, il risultato è frutto anche dell'abilità  del fotografo. Ciò che ci sentiamo di dire, è che si interviene pentax-k-m-5.jpg


Anche in situazioni di luce complessa, come l'interno di una chiesa, la K-m ha fornito risposte adeguate. Grana pressochà© inesistente a 800 ISO
agilmente e con facilità  sui vari parametri. Una volta selezionato il programma si entra nelle funzioni e si regola con la rotellina o il selettore joystick su quanto si desidera impostare. Tutto molto semplice e, soprattutto, facilmente imparabile da chi fino a quel momento non è andato oltre gli automatismi. L'unico vero difetto, se vogliamo, è un leggero aumento del rumore, cioè di quell'effetto grana dovuto all'amplificazione del segnale elettronico, visibile oltre i 1000 ISO. E' comunque un valore alto, che implica pentax-k-m-6.jpg


Colori e risoluzione di alto livello per una reflex di primo prezzo. L'ottica usata è un vecchio obiettivo Pentax da 200 mm. Il risultato è di ottima qualità 

una situazione già  di partenza complessa. Un po' di rumore si può anche accettare. Da sottolineare il prezzo, meno di 500 euro con uno zoom 18-55 mm, è ottimo per una reflex con queste qualità .

 

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