▾ G11 Media Network: | ChannelCity | ImpresaCity | SecurityOpenLab | GreenCity | Italian Channel Awards | Italian Project Awards | ...
Homepage > Notizia

Pirateria online: oscurati oltre 5.500 siti illegali e 350 canali Telegram

Finora sono stati individuati oltre 50 milioni di utenti, dei quali circa 5 milioni solo in Italia. I pagamenti degli abbonamenti avvenivano anche tramite criptovalute.

Autore: Redazione BitCity

Pubblicato il: 12/11/2020

Il Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche della Guardia di Finanza, in sinergia con un’aliquota di personale altamente specializzato appartenente al Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni della Polizia di Stato, nell’ambito di un procedimento penale in essere presso il tribunale di Napoli, ha concluso una importante operazione di contrasto al fenomeno della pirateria audiovisiva attraverso la trasmissione non autorizzata su rete IPTV, denominata “THE PERFECT STORM”.
In pratia, contemporaneamente con la riproduzione di numerosi eventi on demand, tra cui partite di calcio dei principali campionati europei, centinaia di migliaia di incauti utenti che avevano stipulato contratti di abbonamento con le IPTV pirata, hanno all’improvviso visualizzato sui propri dispositivi un pannello che li avvertiva che il sito tramite il quale stavano illegalmente visionando il programma era stato sottoposto a sequestro. La Guardia di Finanza infatti, ha posto gradualmente in essere attività tecniche preliminari di monitoraggio consistenti nel progressivo spegnimento da remoto delle piattaforme, dei server e delle smart card utilizzate dai pirati, nonchè nell’oscuramento dei siti web e dei canali Telegram dediti alla vendita e riproduzione dei contenuti dell’IPTV illegale.
Le attività hanno consentito il sequestro e l’oscuramento di oltre 5.500 risorse informatiche tra server di trasmissione, piattaforme di gestione, siti vetrina e siti di live streaming, oltre a 350 canali Telegram: in seguito a tale attività, come previsto, i responsabili dell’organizzazione, per rendere comunque possibile la trasmissione dei contenuti illegali alla propria clientela, sono stati costretti a palesare le ulteriori risorse di backup già predisposte per fronteggiare eventuali azioni repressive.
Tale azione di preliminare oscuramento e successivo monitoraggio, ha così consentito di individuare ulteriori 350 siti vetrina e 370 canali Telegram; tali risorse, sono state quindi oggetto di un nuovo sequestro d’urgenza disposto dalla Procura, che ha azzerato ogni residua possibilità in capo all’organizzazione di riprodurre contenuti video in violazione delle norme poste a tutela del diritto d’autore.
Le indagini hanno permesso di identificare un sistema articolato, a carattere piramidale, rappresentato da piattaforme informatiche di ultima generazione, alimentate simultaneamente da numerose “sorgenti di contenuti” ubicate in Europa e finalizzate alla trasformazione dei segnali audiovideo protetti da diritto d’autore riconducibili alle principali pay TV e servizi come Netflix, DAZN, Disney+, in flussi dati sistematicamente redistribuiti attraverso Server identificati in data center collocati in tutto il mondo. Attraverso questa tecnica, i criminali informatici, a fronte di transazioni economiche disposte anche attraverso criptovalute, erano in grado di alimentare migliaia di servizi illegali di IPTV, nonché servizi web di live streaming, applicazioni mobili e canali Telegram.


Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di BitCity.it iscriviti alla nostra Newsletter gratuita.

Tag:

Notizie che potrebbero interessarti: