Facebook è diventato protagonista, suo malgrado, di un fatto di cronaca avvenuto a
Padova la settimana scorsa. Sabato sera, infatti, all'interno di un locale un giovane di 23 anni è stato aggredito da un altro ragazzo, il quale prima dell'arrivo della polizia si era allontanato dal luogo della rissa.
Dopo aver ricevuto le cure mediche al pronto soccorso, la vittima, che ignorava le generalità dell'aggressore, non sarebbe stata in grado di formulare alcuna denuncia se un suo amico non si fosse ricordato del nome del ragazzo. Digitati nome e cognome sul motore di ricerca dei
social network e riconosciuta la foto dell'assalitore, è quindi stato possibile denunciare il pestaggio. Le forze dell'ordine, grazie a questi fondamentali elementi, hanno proceduto
all'identificazione del responsabile.
Si riapre così il dibattito sulla violazione della
privacy, nonostante in questo caso l'iscrizione al social network da parte dell'aggressore, gli ha impedito di far perdere le sue tracce.
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